II giorno di Quarantore

II giorno di Quarantore

Se avessi mai commesso il peggiore dei crimini, per sempre manterrei la stessa fiducia, poiché io so che questa moltitudine di offese non è che goccia d’acqua in un braciere ardente. Oh, se potessi avere un cuore ardente d’amore che resti il mio sostegno, non m’abbandoni mai, che ami tutto in me, persino la mia debolezza, e non mi lasci mai, né il giorno né la notte. Non ho trovato mai creatura capace d’amarmi a tal punto e senza mai morire, di un Dio ho bisogno, che assunta la mia natura si faccia mio fratello, capace di soffrire. Io so fin troppo bene che le nostre giustizie non hanno ai Tuoi occhi il minimo valore, ed io, per dare un prezzo ad ogni mio sacrificio, gettare lo vorrei, nel Tuo divino cuore. No, Tu non hai trovato creatura senza macchia, dettasti la Tua legge, tra i fulmini del cielo, e nel Tuo sacro cuore, Gesù mi nascondo, non tremo perché sei la sola mia virtù.

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